La sala d’attesa diventa sala d’accoglienza
Come posso trasformare la mia sala d’attesa in sala d’accoglienza?
Una sala d’accoglienza confortevole e studiata nei dettagli, è importante per comunicare un’immagine professionale della struttura veterinaria e per ricercare il benessere di pazienti e proprietari.
È comune l’idea che la progettazione di interni sia utilizzata solo per locali come ristoranti, bar, negozi o abitazioni private, non pensando come, un interno bello e curato, sia possibile in ogni spazio e con le giuste accortezze, anche per una sala d’attesa di un ambulatorio veterinario. Creare sale d’attesa curate ed accoglienti ha un duplice obiettivo: funzionale, perché l’ambulatorio possa sfruttare al meglio la fase organizzativa della reception, ospitale, perché pazienti e proprietari possano vivere quella esperienza. Uno spazio bello e funzionale crea benessere per chi lo frequenta, non solo per i pazienti ma anche per gli operatori sanitari ed è per questo che è molto importante affidarsi ad un professionista, perché un buon progetto, all’apparenza semplice, è in realtà frutto di un lavoro professionale.
Il progettista, dopo aver fatto accurate indagini e aver ascoltato i desideri della Direzione Sanitaria, trasforma tutte le informazioni in un progetto, sintetizzandole e rendendo lo spazio semplice e funzionale. Una buona organizzazione inizia dalla sala d’accoglienza e lo spazio d’attesa non dovrebbe mai essere affollato; di norma, le strutture veterinarie italiane sono di piccole dimensioni e all’accoglienza vengono spesso riservati spazi ristretti, ma anche un piccolo locale può consentire ottimi risultati. Nella sala d’accoglienza si devono gestire sia gli appuntamenti sia le visite non pianificate, dedicandosi ad ogni paziente affinché l’attesa non sia troppo lunga. In questo lasso di tempo, la sala deve essere ben attrezzata e arredata per intrattenere pazienti e proprietari ed è per questo motivo che per la progettazione vengono utilizzati accorgimenti come i criteri Pet Friendly, in modo da non stressare il nostro amico animale e rendere piacevole l’attesa. Negli anni molti studiosi hanno osservato il comportamento di cani e gatti per conoscere ed interpretare quali fossero le loro abitudini e i loro bisogni per evitare qualunque causa di disagio: seguendo queste ricerche si può progettare uno spazio piacevole. Nella progettazione di un interno, e quindi anche nel caso di una sala d’attesa di una struttura veterinaria, non va mai dimenticata la componente psicologica perché una visita dal veterinario crea uno stato di ansia e di agitazione sia nel paziente, sia in chi lo accompagna. I colori giusti, la scelta e la disposizione dei mobili, la musica, le immagini e la disposizione della reception, possono aiutare a gestire lo stress rendendo piacevole l’esperienza. Progettare una sala d’attesa o lavorare al restyling di una già esistente è certamente un investimento sia in termini di tempo che di denaro, ma è importante perché si riflette sull’immagine della struttura veterinaria. Colori, arredamento, ordine e pulizia sono leve strategiche essenziali. Pensare che un ambulatorio debba investire soltanto in personale medico o in tecnologia è una scelta rischiosa. Di certo sono aspetti molto importanti per questa professione, ma uno spazio bello, piacevole e ben progettato crea un’immagine adeguata e professionale. Se immaginiamo di mettere a confronto due strutture veterinarie con il medesimo livello medico e tecnologico, una dotata di sala d’attesa non ben organizzata e l’altra ben organizzata e confortevole: a chi vi rivolgereste?
Redatto da
Gaia Cavagna
Interior Designer