Uso di Pocket Laser 88 Vet a diodi nei piccoli animali
I laser a diodi usati per la chirurgia generano un’energia laser tramite un chip semiconduttore che emette energia sotto forma di luce (fotoni). Sono considerati i laser più efficienti nel convertire l’energia elettrica in energia ottica. In medicina veterinaria sono stati utilizzati inizialmente come un complemento chirurgico al laser Co2, per poi guadagnare un posto importante nella realizzazione di molti interventi chirurgici in campo dermatologico, oculistico, dentistico, endoscopico e anche terapeutico, per effetto della biostimolazione, come terapia antidolore o attivante la cicatrizzazione tissutale. Il costo ridotto di uno strumento laser che permette un impiego in più discipline, con una estrema facilità d’uso, ha fatto si che Pocket Laser 88 Vet a diodi diventasse uno strumento di uso quotidiano nella nostra clinica.
Pocket Laser 88 Vet ha una lunghezza vicino allo spettro dell’infrarosso (near infrared laser Nir) nello spettro delle emissioni elettromagnetiche ed una potenza di emissione espressa in watts regolabile da 0,5 fino a 6 watts. L’interazione di queste lunghezza d’onda del laser a diodi con i tessuti, evidenzia una marcata affinità per emoglobina, ossiemoglobina e melanina, mentre l’assorbimento da parte di questo laser in tessuti che hanno un alto tenore in acqua è molto bassa, a differenza del laser a Co2. Il laser a diodi penetra molto di più rispetto al laser Co2 e crea intorno alla zona di applicazione un’area di coagulazione periferica di circa 450 -600 microns. Quindi nel momento in cui si usa lo strumento va sempre considerato l’effetto esercitato sui tessuti adiacenti (you do what you don’t see). La profondità di trattamento che si ottiene dipende da alcuni fattori: il tessuto trattato (tempo di rilassamento termico), dalla potenza applicata (potenza), dallo spot di applicazione (diametro della fibra laser) dal tempo di esposizione (durata) e dalla modalità di esposizione (onda continua o pulsata). L’effetto fototermico può essere incrementato usando un colorante vitale, il verde di infracianina, che può essere utilizzato come “terapia fotodinamica PDT” in corso di trattamento di tessuto neoplastico o per malattie ulcerative croniche (per inoculazione o distribuiti direttamente sul tessuto). Pocket Laser 88 Vet utilizza fibre flessibili sterilizzabili di diametro variabile, quelle più frequentemente usate per via endoscopica vanno dai 300 ai 600 micron di diametro e possono essere usate in corso di video-otoendoscopia per il trattamento di masse, polipi e cisti apocrine, ma anche in corso di cistoscopia, laparoscopia, rinoscopia. Durante le procedure endoscopiche è auspicabile usare la fibra in ambiente liquido (soluzione fisiologica) con irrigazione continua, questo permette di migliorare la visione, di controllare il calore emesso e di rimuovere i tessuti trattati, evitando la necessità di aspirazione dei fumi. La corretta valutazione della direzione della luce laser (che non è nello spettro del visibile) è possibile grazie al raggio luminoso di colore rosso che si accende nel momento dell’attivazione della fibra e permette al chirurgo di orientare adeguatamente la fonte di energia da usare sia in endoscopia sia nelle procedure dirette. Per l’uso chirurgico la fibra passa attraverso un manipolo autoclavabile, al posto di questa possono anche essere usate punte in diamante che mimano un microbisturi (punta o lama) e facilitano la curva di apprendimento del chirurgo. Il laser può essere usato direttamente per contatto su tessuti pigmentati con funzione ablativa o di coagulazione, nel pocket laser ci sono una serie di programmi già predefiniti per piccola media od alta chirurgia, la cui potenza può essere comunque modificata dal chirurgo durante la procedura. L’irrigazione continua del tessuto trattato riduce gli effetti termici nel tessuto adiacente. Nei tessuti non pigmentati la punta va carbonizzata appoggiando la fibra su carta assorbente nera in modo da attivare la procedura. Un'eccellente coagulazione può essere ottenuta usando lo strumento con potenza settata fra 2 e 5 watts. Grazie all’elevato grado di emostasi ottenibile Pocket Laser 88 Vet consente di aumentare notevolmente la visibilità del campo, consentendo di operare con sicurezza.
I laser a diodi NIR (Near Infrared) vengono utilizzati con successo e sicurezza in diverse branche della medicina da circa un ventennio. Grazie alla minima invasività, dovuta anche alla ridotta percezione del dolore ed alla riduzione dell’edema, il laser è favorevolmente accettato rispetto alle metodiche tradizionali garantendo una maggior compliance da parte dei pazienti. La quasi totalità degli interventi di chirurgia orale possono essere eseguiti con il laser a diodi garantendo maggior comfort e sicurezza. Riducendo l’utilizzo del bisturi è possibile evitare il ricorso a suture per finalità emostatiche. La promozione dei meccanismi di guarigione e la biostimolazione consentono di ottenere una miglior guarigione dei tessuti molli con scarsi od inesistenti esiti cicatriziali anche in guarigioni per seconda intenzione. L’azione delicata e precisa di Pocket Laser 88 Vet consente di ridurre e talvolta evitare il ricorso ad anestesia locale per infiltrazione. Ugualmente le capacità emostatiche che contraddistinguono il laser a diodi permettono un ridotto o nullo ricorso a vasocostrittori. Inoltre diversi studi dimostrano le capacità antibatteriche del laser a diodi, particolarmente utili non solo in ambito chirurgico, bensì parodontale, peri-implantare ed endodontico.
Chirurgia cutanea
Per le incisioni della cute il Pocket Laser 88 Vet può essere utilizzato in modalità contatto con le fibre di 600 micron e potenze da 4-5 watts. Per poter effettuare incisioni dal momento che la cute è poco pigmentata e poco vascolarizzata è necessario attivare la fibra carbonizzandola. Come sempre va adeguatamente controllata l’emissione di calore verso i tessuti con impiego della modalità Pulse o la programmazione di un tempo massimo di tre secondi di erogazione attraverso un appropriato raffreddamento. Nella chirurgia escissionale, alcuni chirurghi prediligono la modalità mista, l’incisione della cute viene eseguita con lama a freddo alla quale segue poi la dissezione dei tessuti con modalità incisione per contatto con punta carbonizzata. La ricchezza di vascolarizzazione dei tessuti sottocutanei permette una escissione precisa e rapida con un buon controllo del sanguinamento.
Chirurgia oftalmica
Può essere utilizzato per il trattamento di patologie corneali (carcinomi della cornea e cheratopatia bollosa) usando la terapia fotodinamica con verde di infracianina. Viene impiegato inoltre per il trattamento di distichie pigmentate, entropion moderato, cisti iridee, melanomi iridei, nel glaucoma.
Chirurgia interna, rimozione di masse neoplastiche, laparoscopia, endoscopia gastroenterica
Il laser a diodi si presta all’impiego del trattamento di masse epatiche, renali, surrenali, pancreatiche, tiroidee. Può essere usato in laparoscopia per il trattamento mininvasivo in sede ovarica, nell’endoscopia del tratto digerente trova impiego nella terapia delle ulcere gastriche sanguinanti o per il trattamento di polipi intestinali. Il trattamento di queste lesioni richiede estrema cautela per il forte rischio di danni periferici tissutali che possono dare luogo a perforazione della parete gastrica o intestinale.
Chirurgia orale
Risulta molto efficace nel trattamento di masse orali, gengivectomie, flap o trattamento di malattie periodontali o nel trattamento dei melanomi orali.
Uso in endoscopia rigida (otoendoscopia, rinoscopia, artroscopia, cistoscopia)
Si esegue per contatto, la fibra va attivata mediante carbonizzazione. È molto importante che il chirurgo veda sempre bene la punta della fibra laser sul monitor. L’emostasi può essere ottenuta con potenze da 3 a 5 watts in modalità contatto, l’irrigazione è molto importante e non si devono mai vedere bolle vicino alla punta della fibra. Se queste compaiono, va immediatamente sospesa l’erogazione. Vuol dire che la temperatura sta diventando troppo alta. Il tempo di ogni singola applicazione non deve superare i 3 secondi. La massa (es. polipo) colpita dal laser presenterà delle aree bianche (blanching), la massa non più vascolarizzata potrà essere rimossa con le pinze endoscopiche. Il laser consente inoltre il trattamento di otiti proliferative iperplastiche, delle forme di cistomatosi apocrina felina del padiglione auricolare e otoematomi o di trattamento palliativo di masse neoplastiche maligne.
La terapia fotodinamica
È una forma di terapia del cancro in cui si procede alla somministrazione endovenosa di agenti fotosensibilizzanti che si concentrano nella massa cancerosa. La massa irradiata con la luce laser subisce una reazione fotochimica che porta alla morte cellulare. Questo tipo di trattamento è stato proposto per il trattamento di carcinomi prostatici, vescicali, nasali e della cute.
Low level laser therapy (biostimolazione)
L’uso del dispositivo per erogazione della luce laser a bassa intensità ne permette un impiego diretto sull’animale sveglio per il trattamento di biostimolazione nella guarizione delle ferite, nella terapia antalgica post operatoria e in varie condizioni dermatologiche che vanno dalla piodermite profonda, alla sacculite, all’otite permettendo una più rapida guarigione con minore impiego di terapia sistemiche e aumento del comfort del paziente. L’ampia applicabilità del Pocket laser 88Vet in dermatologia, oculistica, chirurgia, dentistica ed endoscopia ne fanno un ottimo strumento d’impiego nella medicina veterinaria.
Redatto da
Dr.ssa Antonella Vercelli
DVM, CES Derm, CES Oft.