L’ossigeno-ozonoterapia in ambito veterinario
L’ossigeno-ozonoterapia veterinaria è una pratica terapeutica innovativa e sempre più diffusa.
Basata sull’utilizzo di una miscela di ossigeno e ozono, questa metodica offre un approccio complementare alla medicina tradizionale, contribuendo al trattamento di numerose patologie grazie ai suoi effetti benefici a livello biochimico e fisiopatologico. L’azione dell’ossigeno-ozono è documentata da numerose pubblicazioni scientifiche, che ne confermano l’efficacia e la sicurezza quando utilizzata in modo appropriato e sotto controllo medico.
Questa terapia sfrutta le proprietà ossidative e antinfiammatorie dell’ozono, migliorando l’ossigenazione dei tessuti, stimolando il sistema immunitario e favorendo la rigenerazione cellulare.
L’ossigeno-ozonoterapia in ambito veterinario può essere impiegata sotto forma di gas direttamente applicato, ma anche attraverso veicoli come acqua e oli ozonizzati, a seconda delle esigenze terapeutiche. L’integrazione di questa metodica nei protocolli di cura consente di ottimizzare i trattamenti convenzionali, senza sostituirsi a terapie farmacologiche o chirurgiche, ma piuttosto potenziandone l’efficacia e riducendo eventuali effetti collaterali.
CAMPI DI APPLICAZIONE
L’ampio spettro di applicazioni dell’ossigeno-ozonoterapia la rende utile nel trattamento di molteplici condizioni patologiche.
In ambito neurologico ed ortopedico, è indicata per la gestione di:
• Ernie discali
• Discospondiliti
• Encefaliti immunomediate
• Ischemie
• Disfunzioni cognitive
• Mielopatie degenerative
• Problematiche neuro-muscolari.
Inoltre, viene utilizzata con successo nelle affezioni articolari e muscoloscheletriche, come:
• Osteoartrosi
• Artrite settica
• Tendinopatie
• Osteomieliti
Grazie alle sue proprietà antimicrobiche e immunomodulanti, l’ossigeno-ozonoterapia veterinaria si rivela particolarmente efficace nel trattamento di dermatiti di varia origine, incluse quelle batteriche, virali, micotiche, parassitarie e immunomediate, nonché nelle vasculiti, ipercheratosi e fistole anali.
Un ulteriore campo di applicazione è quello delle patologie otorino laringoiatriche come otiti batteriche e fungine e otoematomi, oltre a piaghe da decubito, ulcere cutanee e problematiche gastroenteriche, tra cui gastroenteriti acute e croniche, infezioni da parvovirus canino, parassitosi, malattie gastrointestinali immunomediate e pancreatiti.
Anche nelle patologie ematologiche e immunomediate, come anemia e trombocitopenia, l’ozonoterapia si sta affermando come trattamento complementare utile a migliorare la risposta dell’organismo e favorire il recupero clinico.
In ambito epatologico e nefrologico l’ossigeno- ozonoterapia viene impiegata per supportare il trattamento delle malattie del fegato e dei reni, sia acute che croniche, nonché nella cistite idiopatica felina.
Anche alcune patologie endocrine, come ipotiroidismo, adrenocorticismo e diabete mellito, possono beneficiare dell’azione modulante dell’ozono.
Il suo utilizzo si estende, inoltre, alle infezioni virali e parassitarie, tra cui leishmaniosi, herpesvirus e calicivirus, nonché a disturbi dell’apparato riproduttivo come prostatiti, cisti intraprostatiche, orchiti, vaginiti e cistiti. Infine, trova impiego nel trattamento di patologie respiratorie, come asma felina e fibrosi polmonare, e nelle insufficienze cardiopolmonari, contribuendo a migliorare la qualità di vita del paziente.
Grazie alla sua azione antinfiammatoria, antimicrobica, immunomodulante e rigenerativa, l’ozonoterapia per cani, gatti e tutti gli altri animali domestici rappresenta una risorsa preziosa per il benessere e la salute dei pet, contribuendo a migliorare la loro qualità di vita e supportando i protocolli terapeutici convenzionali.
La continua evoluzione della ricerca in questo campo offre prospettive sempre più ampie per il suo utilizzo, rendendola una pratica medica all’avanguardia e sempre più integrata nella gestione clinica veterinaria.
Le modalità di utilizzo e la frequenza delle somministrazioni dell’ozonoterapia nella pratica veterinaria variano a seconda della patologia e delle condizioni del paziente.
TIPOLOGIE DI SOMMINISTRAZIONE
La somministrazione dell’ozono può avvenire mediante:
• La Grande Autoemoinfusione (GAEI): si preleva una certa quantità di sangue (50-250ml a seconda della taglia dell’animale) tramite una sacca specificatamente realizzata che viene opportunamente miscelata con una pari quantità di ossigeno-ozono e reinfusa immediatamente all’animale.
• La Piccola Autoemoterapia (PAEI): in una siringa si aspirano alcuni cc di ozono, si prelevano altrettanti cc di sangue e si inietta intramuscolo.
• Insufflazioni rettali: tramite un catetere da insufflazione (che viene inserito nel retto preventivamente lubrificato) vengono insufflate 2-4 siringhe di ozono.
• Bagging: consiste nell’applicare una borsa di plastica intorno ad un arto all’interno della quale viene inserito dell’ozono. Utile per trattamento di ferite, ulcere e piaghe.
• Acqua ozonizzata: utilizzata per irrigare ferite infette, lavaggi vescicali, lavaggi buccali, vaginali, lavaggio di orecchie o naso, bagni in caso di dermatiti estese.
• Crema e olio ozonizzati.
• Terapia locale intramuscolare: tramite un’infiltrazione intramuscolo paravertebrale di una miscela di ossigeno e ozono direttamente nel muscolo. Già dopo qualche seduta si può notare una netta diminuzione del dolore.
• Terapia locale intra-articolare: si eseguono infiltrazioni direttamente nelle articolazioni.
• Iniezione o insufflazione locale: in caso di infezioni localizzate, tumori etc. o per sfruttarne l’effetto analgesico ed antinfiammatorio.
Per un’applicazione conforme ai protocolli di somministrazione è molto importante il dispositivo medico da cui prelevare la miscela di ossigeno ozono.
Per un risultato clinico positivo, il dispositivo deve essere assolutamente preciso e deve generare ozono partendo da ossigeno medicale.
Redatto da
Ozonline International
