SISTEMA PAX SECUROS - Placche e viti bloccate in titanio
INTERVISTA AL DR. GIANLUCA MAGNI
Perché ha scelto proprio il sistema PAX per l’ortopedia?
il PAX è il mio sistema di riferimento per diverse ragioni, sebbene io usi anche altri impianti. Prima di tutto mi trovo molto bene con il titanio che è un materiale altamente biocompatibile per cui il rischio di infezione peri-operatoria è molto limitato rispetto all’acciaio. Questo mi permette, ad esempio, di gestire le fratture esposte con un margine di tranquillità sufficiente o di ovviare agli “incidenti” dovuti al leccamento da parte degli animali. Seconda ragione: il sistema PAX consente di modellare le placche con molta precisione; tendo ad utilizzarle quasi come fossero delle placche DCP, cercando di farle aderire più possibile alla superficie ossea dei monconi.
Inoltre, il sistema è completato dalle viti corticali, anch’esse in titanio, per cui posso utilizzare anche queste viti tradizionali, ove necessario, senza mischiare impianti di materiale diverso.
Quali sono i vantaggi del sistema PAX?
I vantaggi del sistema PAX sono molteplici:
- È un sistema poliassiale, caratteristica molto utile soprattutto in prossimità delle articolazioni, poiché consente di orientare le viti ed evitare lo spazio articolare.
- La possibilità di alloggiare diverse dimensioni di viti nello stesso foro, scegliendo quindi viti più grandi o più piccole rispetto alla placca, in base alla rigidità che si vuole conferire al costrutto.
- Nel tempo si ottiene una mobilizzazione spontanea, perché le viti tendono leggermente ad allentarsi e quindi si ha una sorta di “dinamizzazione naturale”. Questo ovviamente facilita anche la fase di rimozione degli impianti.
- La possibilità di serrare fino a tre volte le viti, senza il rischio che si rovini la filettatura della testa.
- La notevole varietà delle dimensioni delle placche rette (fino a 20 fori) e la disponibilità di placche tagliabili consentono di scegliere la lunghezza adeguata ed evitare di fare tanto magazzino. Inoltre, esiste una numerosa gamma di placche (rette, a T, ad L, da ricostruzione, di allungamento, TPLO, ecc.) che si adatta bene ai vari interventi, non solo per la gestione delle fratture, ma anche per la correzione delle deviazioni assiali, per la rottura del legamento crociato, ecc…
- Lo strumentario è molto semplice, costituito da pochi pezzi, per cui con una spesa minima si può aggiungere anche questo sistema ai tradizionali in acciaio.
Come ritiene il servizio di vendita e post-vendita di Alcyon Italia?
Mi trovo molto bene; la velocità di approvvigionamento dei materiali evita che io debba avere una scorta troppo numerosa di impianti, perché nel giro di pochi giorni riesco a rifornirmi di ciò di cui ho bisogno.
Alcyon Italia è il mio unico fornitore e non lo cambierò mai, sono Socio da tanti anni e ritengo che il livello qualitativo offerto non abbia paragoni in Italia.
Utilizza PAX anche per la neurochirurgia?
Sì, il sistema PAX rappresenta una grandissima opportunità anche nel caso della neurochirurgia, perché a differenza degli altri sistemi bloccati con angolo fisso, l’angolo variabile del PAX permette di orientare con estrema precisione le viti, consentendo di applicare anche due impianti accoppiati, e offre una soluzione sicuramente più moderna ed elegante rispetto all’uso di cemento e viti.
Consiglierebbe il sistema PAX? Se sì, a chi?
Consiglio il sistema Pax a chi ha già una certa confidenza con il titanio che è un materiale completamente diverso dall’acciaio per le sue caratteristiche biomeccaniche, quindi è giusto che ci sia una curva d’apprendimento adeguata. A chi invece vuole iniziare ad approcciare questo sistema, consiglio di affiancare qualche collega che ha già esperienza in tal senso, oppure di partecipare ai corsi che vengono ciclicamente organizzati presso la stessa Alcyon Italia. Fermo restando che, come per qualsiasi altro sistema bloccato, è fondamentale conoscere le direttive AO che devono essere il background.
Lo consiglio fortemente per la versatilità e la duttilità, soprattutto in situazioni particolari in cui il rischio di infezione è più alto.
Redatto da
Marta Amato
Specialista di gamma ortopedia
